Il progetto “Visual Lab 92” si è articolato lungo un periodo che va dal 17 Gennaio 2022, data di comunicazione di avvio progetto a mezzo pec, fino al mese di Aprile 2023.
Le attività inerenti al progetto si sono espletate in linea con quanto previsto e nelle modalità di seguito dettagliate.
I destinatari del progetto sono stati 36, registrati, in fase di inizio attività, nella piattaforma Mirweb come richiesto dalle procedure. L’utenza, con età compresa tra i 6 e i 17 anni, ha partecipato alle attività laboratoriali previste e, a vario titolo, nel laboratorio finale destinato alla realizzazione di un mediometraggio, stadio finale del percorso educativo (110 ore), che ha rimesso la responsabilità di cittadini nelle mani dei beneficiari, dandogli l’opportunità di essere protagonisti e non semplici spettatori del percorso psico-educativo.
La fase 1 e 2 sono state portate termine con incontri avvenuti da febbraio 2022 a maggio 2022 con il fine di sensibilizzare i partecipanti e le partecipanti sui seguenti temi:
• bullismo,
• cyber bullismo,
• problematiche inerenti alle “dipendenze”
• inclusione di soggetti extracomunitari.
Tali temi sono stati affrontati mediante laboratori di arte terapia ed attraverso la ludo pedagogia. A tal proposito sono state scritte sessioni di gioco di ruolo, da tavolo e dal vivo, in modo da avvicinare i giovani ai al mondo dell’educazione civica.
Coerentemente con quanto descritto in fase progettuale le attività sono state supportate da laboratori in cui è stata utilizzata la realtà virtuale e apposite attività di “didattica ludica” che sono stati utilizzati all’interno di “cerchi feedback”.
Successivamente alla chiusura del primo laboratorio, dopo circa dieci giorni di pausa, sono riprese le attività laboratoriali: è partito infatti il laboratorio n. 2 finalizzato alla sperimentazione del proprio “IO” in contesti narrativi.
In questa fase è stato possibile, grazie alla presenza di psicologi, sociologi ed esperti di produzione cinematografica indipendenti:
• rielaborare gli elementi limitanti e condizionanti della sub-cultura mafiosa attraverso il lavoro di squadra per riaffermare il senso di comunità,
• accettare la sfida e reagire alla sensazione di impotenza,
• trasmettere conoscenze teoriche e competenze pratiche in campo cinematografico (sceneggiatura, regia, direzione della fotografia, composizione, montaggio, classe attoriale)
Il laboratorio, protrattosi fino a Settembre 2022 ha condotto i destinatari alla fase finale del progetto: la realizzazione del mediometraggio “Se Fosse Possibile”, la cui chiusura delle riprese ha sancito la conclusione del presente progetto.
Le sedi di svolgimento delle attività progettuali sono state, coerentemente con quanto descritto in fase progettuale:
• Spazio 13, Via Colonnello de Cristoforis, n. 8, 70123 Bari (BA) – luogo di realizzazione dell’intervento nelle fasi 1 e 2 e nelle attività propedeutiche alla realizzazione del mediometraggio.
• Studio di Psicologia, Area Psiche, via Giulio Petroni 37/F, Bari (BA) – centro di psicologia che ha garantito la supervisione psico-pedagogica e sociologica alle attività laboratoriali.
Durante la realizzazione del mediometraggio non è stato possibile girare scene all’interno del “Centro Diurno Polifunzionale Chiccolino” per minori a rischio di devianza e dell’area penale, come previsto dal progetto, in quanto il centro è stata sede di una importante avvicendamento nella gestione dello stesso e di una nuova destinazione d’uso da parte del Comune di Bari. Per mantenerci fedeli allo spirito del bando e all’idea progettuale si è deciso comunque di girare gran parte delle scene del mediometraggio, di cui si allega un piccolo estratto di qualche minuto come output del progetto nella piattaforma Mirweb, in luoghi sequestrati alla malavita organizzata e attualmente destinati a scopi sociali come ad esempio la struttura residenziale dell’Associazione “Agebeo” in via Tommaso Fiore 120.
La realizzazione del prodotto cinematografico, denominato “Se Fosse Possibile” è stata presentata nel corso di una partecipata conferenza stampa presso il Comune di Bari (che ha fornito gratuito patrocinio) tenutasi in data 30 Novembre 2022 e trasmessa in streaming nei vari canali dell’associazione capofila e dei partner di progetto; mentre è stato presentato alle famiglie e ai ragazzi e alle ragazze coinvolte il 2 luglio 2023 affinché, in attesa delle presentazione dello stesso in circuiti di festival italiani internazionali, potessero vedere concretamente la conclusione del loro percorso.
Le finalità del nostro lavoro tuttavia non si esauriranno con la chiusura del progetto e, pertanto, abbiamo immaginato che il prodotto filmico possa camminare sulle proprie gambe anche in futuro: il mediometraggio, che sarà iscritto a diversi festival, avrà come obiettivo quello di coinvolgere il pubblico giovanile attraverso il racconto della storia di tre ragazzi che cercano di sconfiggere l’emarginazione derivata dal loro contesto sociale provando a realizzare i loro sogni, in primis quello della musica.
“La visione che ci ha ispirato nella stesura della sceneggiatura è quella di regalare al pubblico che guarderà questo cortometraggio la possibilità di percepire qual è il bene più importante che abbiamo, ovvero il potere del cambiamento che è proprio delle giovani generazioni e il loro diritto di sognare liberamente, a prescindere dalle condizioni sociali di provenienza”.
Il progetto filmico è stato capace di attrarre le collaborazioni di “Amtab” e “Aereoporti di Puglia”, che hanno fornito gratuitamente le location per alcune tra le riprese più significative dell’arco narrativo del film, e del Comune di Bari, come già detto, nel quale sono insistite la maggior parte delle riprese.
Il progetto, ha dunque a nostro avviso, colto lo spirito di “Bellezza e Legalità” in uno scambio con l’ambiente circostante e con le istituzioni di proficua collaborazione; abbiamo inoltre messo in rete ottime energie lungo tutta la Puglia (l’Associazione capofila ha sede nel comune di Gallipoli e molte delle risorse umane coinvolte vengono da territori diversi della Regione Puglia) riuscendo a garantire la logistica necessaria e momenti di socialità grazie all’aiuto dei volontari dell’Associazione capofila, l’Associazione di Promozione Sociale GEA.