Serafino Scigliuzzo Posts

Autore: Serafino Scigliuzzo

Gallipoli Living Lab

Pronti per una nuova sfida!
Ci siamo aggiudicati, come Associazione di Promozione Sociale GEA, il bando della Regione Puglia #PugliaCapitaleSociale 3.0 con il nostro progetto #GallipoliLivingLAB

DOVE LO REALIZZEREMO?
Nel territorio del Comune di Gallipoli, con particolare attenzione al suo centro storico!!

QUALI OBIETTIVI PERSEGUIRE?
✅️ sviluppo e rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni;
✅️ contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato;
✅️ attività di promozione e salvaguardia delle aree ambientali, interventi e servizi finalizzati al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.

QUALE METODO DI LAVORO?
Le attività (mediante l’uso di nuove tecnologie a contrasto delle fragilità) coinvolgeranno famiglie e anziani partendo con laboratori di co-programmazione degli interventi e proseguendo con eventi mensili e workshop dedicati.

Il Progetto
Il centro storico di Gallipoli negli ultimi anni ha subito una metamorfosi causata dalla trasformazione degli appartamenti in B&B, case vacanze e varie strutture di natura ricettiva turistica. Questa situazione ha provocato un vero esodo della popolazione verso altri quartieri della città. Tale impoverimento pesa sulla qualità della vita di chi è rimasto, in gran parte anziani, anche perché molti dei servizi di vicinato sono attivi durante la stagione estiva e cessano nel resto dell’anno proprio a causa dell’esiguo numero di residenti. Si tratta di un vero e proprio processo di “gentrificazione” in cui individui e gruppi sono sottoposti alla pressione di forze sradicanti e sono sopraffatti dalla crescente complessità che caratterizza i sistemi urbani attuali (Harvey, 1989; Sennet, 1991; Bauman, 2001; Castells, 1996; Putnam, 2000). Dal punto di vista ambientale, inoltre, il territorio di Gallipoli ha la caratteristica di una completa dicotomia tra ambiente urbano ed ambiente naturale, non avendo nel suo interno, “polmoni” verdi se non alcuni piccole zone di parchi urbani. L’ambiente naturale è confinato all’esterno, sia a nord che a sud di Gallipoli, in cui insiste l’Area Protetta Naturale Regionale, Punta Pizzo e Isola S.Andrea. Un’area naturale sulla costa, tra l’altro antropizzata e fragile soprattutto in estate per l’alto afflusso di bagnanti e turisti.Ci troviamo quindi di fronte ad una serie di fragilità riscontrate nelle relazioni all’interno della comunità e nella relazione tra la comunità e l’ambiente circostante che portano a isolamento e peggioramento nella qualità della vita.

L’obiettivo generale del presente progetto è dunque quello di promuovere l’attivazione di processi di mobilitazione emozionale, che spingano la comunità a: intraprendere e sostenere percorsi attivi e propositivi nell’ambiente circostante attraverso l’ascolto dei bisogni e delle narrazioni espresse dai giovani cittadini e dalle loro famiglie, anziani compresi; sperimentare la fruizione alternativa di luoghi e spazi e infine abitare “spazi” in cui il capitale sociale sia valorizzato e messo a frutto. La tecnologia sarà quindi strumento cardine per il raggiungimento dell’obiettivo.

Le attività proposte, condotte con l’ausilio di nuove tecnologie (AR, VR) saranno:

  1. 1. Alfabetizzazione digitale – Cittadinanza digitale
  2. Voci: percorsi di storytelling e installazioni audio-video
  3. VR | 3d experiences: il nostro territorio a 360°
  4. Palestre della salute

Queste quattro attività, che si articoleranno in tempi diversi al fine di efficientare al massimo le risorse richieste e cercando d’innescare un processo in cui ogni singola attività concorre a rinforzare la seguente e così via, saranno legate da eventi di aggregazione sociale, ospitate all’interno del Laboratorio Urbano sede del progetto. Tali eventi, a cadenza mensile, saranno pensati, organizzati e allestiti con l’obiettivo di favorire momenti di incontro, condivisione e scambio per la popolazione e saranno arricchiti da workshop, mostre e dibattiti aperti alla cittadinanza nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid19.

Visual Lab 92

Il progetto “Visual Lab 92” si è articolato lungo un periodo che va dal 17 Gennaio 2022, data di comunicazione di avvio progetto a mezzo pec, fino al mese di Aprile 2023.
Le attività inerenti al progetto si sono espletate in linea con quanto previsto e nelle modalità di seguito dettagliate.

I destinatari del progetto sono stati 36, registrati, in fase di inizio attività, nella piattaforma Mirweb come richiesto dalle procedure. L’utenza, con età compresa tra i 6 e i 17 anni, ha partecipato alle attività laboratoriali previste e, a vario titolo, nel laboratorio finale destinato alla realizzazione di un mediometraggio, stadio finale del percorso educativo (110 ore), che ha rimesso la responsabilità di cittadini nelle mani dei beneficiari, dandogli l’opportunità di essere protagonisti e non semplici spettatori del percorso psico-educativo.

La fase 1 e 2 sono state portate termine con incontri avvenuti da febbraio 2022 a maggio 2022 con il fine di sensibilizzare i partecipanti e le partecipanti sui seguenti temi:
• bullismo,
• cyber bullismo,
• problematiche inerenti alle “dipendenze”
• inclusione di soggetti extracomunitari.

Tali temi sono stati affrontati mediante laboratori di arte terapia ed attraverso la ludo pedagogia. A tal proposito sono state scritte sessioni di gioco di ruolo, da tavolo e dal vivo, in modo da avvicinare i giovani ai al mondo dell’educazione civica.

Coerentemente con quanto descritto in fase progettuale le attività sono state supportate da laboratori in cui è stata utilizzata la realtà virtuale e apposite attività di “didattica ludica” che sono stati utilizzati all’interno di “cerchi feedback”.

Successivamente alla chiusura del primo laboratorio, dopo circa dieci giorni di pausa, sono riprese le attività laboratoriali: è partito infatti il laboratorio n. 2 finalizzato alla sperimentazione del proprio “IO” in contesti narrativi.
In questa fase è stato possibile, grazie alla presenza di psicologi, sociologi ed esperti di produzione cinematografica indipendenti:
• rielaborare gli elementi limitanti e condizionanti della sub-cultura mafiosa attraverso il lavoro di squadra per riaffermare il senso di comunità,
• accettare la sfida e reagire alla sensazione di impotenza,
• trasmettere conoscenze teoriche e competenze pratiche in campo cinematografico (sceneggiatura, regia, direzione della fotografia, composizione, montaggio, classe attoriale)

Il laboratorio, protrattosi fino a Settembre 2022 ha condotto i destinatari alla fase finale del progetto: la realizzazione del mediometraggio “Se Fosse Possibile”, la cui chiusura delle riprese ha sancito la conclusione del presente progetto.

Le sedi di svolgimento delle attività progettuali sono state, coerentemente con quanto descritto in fase progettuale:
• Spazio 13, Via Colonnello de Cristoforis, n. 8, 70123 Bari (BA) – luogo di realizzazione dell’intervento nelle fasi 1 e 2 e nelle attività propedeutiche alla realizzazione del mediometraggio.
• Studio di Psicologia, Area Psiche, via Giulio Petroni 37/F, Bari (BA) – centro di psicologia che ha garantito la supervisione psico-pedagogica e sociologica alle attività laboratoriali.

Durante la realizzazione del mediometraggio non è stato possibile girare scene all’interno del “Centro Diurno Polifunzionale Chiccolino” per minori a rischio di devianza e dell’area penale, come previsto dal progetto, in quanto il centro è stata sede di una importante avvicendamento nella gestione dello stesso e di una nuova destinazione d’uso da parte del Comune di Bari. Per mantenerci fedeli allo spirito del bando e all’idea progettuale si è deciso comunque di girare gran parte delle scene del mediometraggio, di cui si allega un piccolo estratto di qualche minuto come output del progetto nella piattaforma Mirweb, in luoghi sequestrati alla malavita organizzata e attualmente destinati a scopi sociali come ad esempio la struttura residenziale dell’Associazione “Agebeo” in via Tommaso Fiore 120.

La realizzazione del prodotto cinematografico, denominato “Se Fosse Possibile” è stata presentata nel corso di una partecipata conferenza stampa presso il Comune di Bari (che ha fornito gratuito patrocinio) tenutasi in data 30 Novembre 2022 e trasmessa in streaming nei vari canali dell’associazione capofila e dei partner di progetto; mentre è stato presentato alle famiglie e ai ragazzi e alle ragazze coinvolte il 2 luglio 2023 affinché, in attesa delle presentazione dello stesso in circuiti di festival italiani internazionali, potessero vedere concretamente la conclusione del loro percorso.

Le finalità del nostro lavoro tuttavia non si esauriranno con la chiusura del progetto e, pertanto, abbiamo immaginato che il prodotto filmico possa camminare sulle proprie gambe anche in futuro: il mediometraggio, che sarà iscritto a diversi festival, avrà come obiettivo quello di coinvolgere il pubblico giovanile attraverso il racconto della storia di tre ragazzi che cercano di sconfiggere l’emarginazione derivata dal loro contesto sociale provando a realizzare i loro sogni, in primis quello della musica.
“La visione che ci ha ispirato nella stesura della sceneggiatura è quella di regalare al pubblico che guarderà questo cortometraggio la possibilità di percepire qual è il bene più importante che abbiamo, ovvero il potere del cambiamento che è proprio delle giovani generazioni e il loro diritto di sognare liberamente, a prescindere dalle condizioni sociali di provenienza”.

Il progetto filmico è stato capace di attrarre le collaborazioni di “Amtab” e “Aereoporti di Puglia”, che hanno fornito gratuitamente le location per alcune tra le riprese più significative dell’arco narrativo del film, e del Comune di Bari, come già detto, nel quale sono insistite la maggior parte delle riprese.

Il progetto, ha dunque a nostro avviso, colto lo spirito di “Bellezza e Legalità” in uno scambio con l’ambiente circostante e con le istituzioni di proficua collaborazione; abbiamo inoltre messo in rete ottime energie lungo tutta la Puglia (l’Associazione capofila ha sede nel comune di Gallipoli e molte delle risorse umane coinvolte vengono da territori diversi della Regione Puglia) riuscendo a garantire la logistica necessaria e momenti di socialità grazie all’aiuto dei volontari dell’Associazione capofila, l’Associazione di Promozione Sociale GEA.